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Chiusure d’ateneo 2017, risposta RSU.

Al Direttore Generale
Al Pro Rettore per i Rapporti Sindacali
Al Capo Divisione Stipendi e Carriere del Personale
e p.c.
Alle OO.SS. presenti in ateneo


Milano, 19 dicembre 2016
Oggetto: chiusure d’ateneo, risposta RSU.


La scrivente RSU, dopo essersi consultati per via telematica, fornisce la seguente risposta all’email di proposta di giornate di chiusura d’ateneo per il 2017 inviata dal Responsabile dell’Ufficio Welfare, Relazioni Sindacali e Pari Opportunità (riprodotta di seguito).
La RSU, in assenza di un piano di risparmio energetico esigibile fin dal 2017, ritiene sufficiente 5 giorni di chiusura, pertanto le chiusure ipotizzate per 21-22 agosto 2017 (tra l’altro quando sono avviate le immatricolazioni studenti) o 3 marzo e 14 aprile 2017 in corrispondenza di Carnevale e Pasqua ci trovano in disaccordo.
Cordiali saluti.

Coordinamento RSU UNIMI

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Da:

Responsabile Ufficio Welfare, Relazioni Sindacali e Pari Opportunità
Università degli Studi di Milano – Via Sant’Antonio 12 – 20122 Milano

Gentilissime/i,
ieri tra i tanti temi da trattare abbiamo dimenticato di discutere nelle varie le chiusure di Ateneo del 2017.
Sabato: 7 gennaio 2017; sabato 4 marzo 2017; sabato 3 giugno 2017; sabato 19 agosto 2017; sabato 9 dicembre 2017. Di sicuro settimanale: 24 aprile 2017, 14-16-17-18 agosto 2017. Altri due giorni a scelta tra: 21-22 agosto 2017oppure 3 marzo e 14 aprile 2017 in corrispondenza di Carnevale e Pasqua.
Fateci per favore sapere cosa ne pensate.
Grazie, a presto

Lettera RSU: ticket, modalita’ di erogazione. URGENTE !

Al Direttore Generale
Al Pro Rettore per i Rapporti Sindacali
Al Capo Divisione Stipendi e Carriere del Personale
e p.c.
All’ Ufficio Welfare, Relazioni Sindacali e Pari Opportunità
Alle OO.SS. presenti in ateneo
Milano, 1 dicembre 2016
Oggetto: ticket, modalita’ di erogazione. URGENTE !
La scrivente RSU ha ricevuto molte segnalazioni da parte dei colleghi che confermano la nostra
preoccupazione circa le modalita’ che si intendono introdurre per l’erogazione dei ticket; in particolare a titolo di esempio, ne riportiamo alcune:
– “io sono una di quelle persone che ha già perso, senza averlo saputo in precedenza, diversi ticketdegli ultimi mesi, poichè usufruisco della legge 104. Non è possibile per lo meno chiedere di non contare i mesi passati, ma cominciare da quelli futuri. In questo modo uno può anche organizzarsi. Nel mio caso ho perso diversi ticket facendo magari 5 ore e 55 minuti di presenza. A saperlo uscivo 5 minuti dopo…Mi sembra assurdo che la regola sia retroattiva di 3 mesi…Quello che hanno mandato oggi è un “avviso” per qualcosa che è iniziato 3 mesi fa.”;
– “Gent.mi, con riferimento alla mail ricevuta in data 25/11/2016 segnalo che la procedura non è
corretta per chi, come me, ha già provveduto a effettuare da sé il conguaglio dei ticket richiedendone un numero inferiore nelle mensilità successive.”;
– “il lavoratore che prende mezza giornata di ferie non ha diritto al ticket: ne consegue che due
mezze giornate di ferie (che danno come somma una giornata di ferie) fanno perdere due tickets”;
– “(..) il mio lavoro su sei giorni questo perché il laboratorio è aperto anche di sabato. Il mio orario è di 6 ore continuate che spesso diventano 6.30-7.0 .Nell’orario continuato non sono previsti i buoni pasto, mi chiedevo se con questo nuovo sistema potevamo rientrare anche noi tra quelli che hanno diritto ai buoni pasto. Visto che sul contratto nazionale si menzionano le sei ore di lavoro con una pausa minima di 10 minuti. Purtroppo quelli che in università lavorano anche il sabato sono pochi e quindi non vengono presi in considerazione, vedi le chiusure obbligatorie dei sabati. Noi siamo costretti a usare le ferie o i recuperi mentre i nostri colleghi no”.

La scrivente RSU inoltre segnala che :
– contrariamente da quanto dichiarato dagli uffici competenti, l’attribuzione d’ufficio dei ticket sulla base dei giorni di presenza (con almeno 6 ore di servizio) anche al personale che fin’ora non li aveva richiesti costituisce un incremento significativo della spesa;
– le 6 ore minime di servizio possono avere una ragione in presenza di un orario di lavoro spezzato di 7 ore e 15 minuti, ma risulta penalizzante per tutti quegli orari di lavoro che per articolazione o condizione contrattuale (si pensi ai partime) svolgono 6 ore massime di lavoro; questi risulteranno penalizzati se utilizzano soltanto uno degli istituti contrattuali, quale ad esempio la flessibilita’ oraria.
Chiediamo, inoltre, che il riposo compensativo, che rappresenta lavoro già effettuato, venga
considerato come servizio.
Pertanto la scrivente chiede una formale risposta alla nostra comunicazione del 25 novembre 2015, che riportiamo di seguito: “Alla luce di quanto detto al tavolo sindacale del 23/11 si diffida l’amministrazione a procedere retroattivamente con l’applicazione del nuovo sistema di verifica dell’orario svolto ai fini dell’erogazione del ticket e a verificare la proposta avanzata dalla RSU sulla pausa di 10 minuti. “
E’ del tutto evidente che se non giungera’ alcun Vs riscontro entro 10 giorni dalla presente, ci
sentiremo liberi di avviare tutte le iniziative del caso a tutela del personale che rappresentiamo.
Distinti saluti.
Il Coordinamento RSU UNIMI