Progressioni Economiche

La RSU riunita il 3 marzo ha discusso e valutato l’incontro avuto il giorno precedente con le più alte autorità dell’ateneo, guidate dal Rettore, sulla questione delle progressioni economiche

· considera deludente la presa di posizione del Rettore in favore della continuità della politica del personale fin qui seguita, ritenendo che le problematiche dei lavoratori generate in questi anni di profonde trasformazioni del lavoro in università, di vuoto contrattuale e blocco delle assunzioni, meritino una diversa attenzione da parte dei vertici dell’ateneo e una diversa politica verso il personale. Tutto ciò è tanto più deludente in quanto si prepara il rinnovo del contratto d’ateneo in una condizione economica e di bilancio che non giustifica politiche restrittive verso il personale;

· esprime sconcerto per la decisione dell’amministrazione di ritenere impossibile provvedere al reinquadramento di tutti gli aventi diritto, in quanto immotivata dal punto di vista economico e di merito e incomprensibile viste le tante dichiarazioni di apprezzamento del lavoro tecnico-amministrativo in questi anni di forti cambiamenti gestiti in un contesto di blocco delle assunzioni. Questo fatto incontestabile, più che improbabili pagellini e curricula, dovrebbe dare un’idea dell’apporto del personale tecnico amministrativo;

· pertanto conferma la rivendicazione di progressioni per tutti e senza ulteriori manovre dilatorie, confortata in questo anche dalla discussione e dal pronunciamento della prima assemblea dei lavoratori convocata nel pomeriggio dello stesso giorno,

· è disponibile a incontrare in qualsiasi momento la delegazione di parte pubblica per discutere del reperimento delle risorse necessarie, ma non intende prestarsi a ulteriori manovre dilatorie e nemmeno a contrattare esclusioni;

· si dispone ad affrontare il rinnovo del contratto d’ateneo nella convinzione che dopo anni di perdita di potere d’acquisto e di controllo sulla propria attività lavorativa, il personale tecnico-amministrativo, a tempo indeterminato o precario, debba finalmente invertire la rotta e riconquistare quanto ha perduto;

· richiama i lavoratori alla massima partecipazione alle scelte sindacali che si faranno nei prossimi mesi, certa che solo la partecipazione dei lavoratori può indurre la delegazione di parte e i vertici dell’ateneo a rivedere le politiche di gestione del personale.

RSU – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO